La Repubblica di Capo Verde è definitivamente diventata il 22° Stato membro di ARIPO. In realtà, già alla data del 7 gennaio 2022, il Parlamento capoverdiano aveva approvato l'adesione del Paese ai Protocolli di Banjul e Harare, nonché all'accordo di Luska. Successivamente, il 27 gennaio 2022, il Parlamento ha inoltre ratificato l'adesione al Protocollo di Swakopmund. Gli strumenti di adesione sono stati depositati il 14 luglio 2022, nel corso di una solenne cerimonia svoltasi presso l'ambasciata di Capo Verde in Svizzera, esattamente a Ginevra.
Questo è sicuramente un evento decisivo per la crescita di Capo Verde, nonché per differenziare l'abbondante offerta di beni e servizi, anche allo scopo di tutelare i consumatori finali e limitare le ripercussioni negative generate dalla concorrenza.
Insomma, grazie a questo importante passo in avanti i soggetti che fanno parte del sistema ARIPO possono ritenere Capo Verde come uno dei Paesi legittimati ad applicare tutta una serie di diritti riguardanti la proprietà intellettuale, quali brevetti, modelli di utilità, marchi, disegni industriali e tutela dei saperi tradizionali.
La Repubblica di Capo Verde ha così depositato in modo ufficiale gli strumenti di adesione all'ARIPO a margine della sessantatreesima Assemblea Generale dell'OMPI, tenutasi a Ginevra il 14 luglio 2022.
Nell'occasione, Alexandre Monteiro, che riveste il ruolo di Ministro dell'Energia, del Commercio e dell'Industria di Capo Verde, ha consegnato gli strumenti di adesione a Bemanya Twebaze, attualmente Direttore generale di ARIPO.
Con questo gesto solenne la Repubblica di Capo Verde è quindi diventata il 22° Stato membro di ARIPO, ma dopo aver intrapreso un percorso che ha previsto l'adesione all'accordo di Lusaka, nonché ai Protocolli di Banjul, Harare, Swakopmund e Arusha.
Nel corso della cerimonia il Direttore Generale di ARIPO ha fatto presente che il deposito degli strumenti non ha fatto altro che segnare una giornata storica e non soltanto per la Repubblica di Capo Verde, ma anche per ARIPO. Del resto la definitiva presentazione degli strumenti ha permesso di concludere un iter abbastanza articolato iniziato già tempo addietro.
Tutto è partito quando ARIPO ha coinvolto e incoraggiato per la prima volta Capo Verde a seguire la strada verso l'adesione. Si è cercato di mettere in luce quanto un marchio sia importante per gli utenti e i consumatori al fine di differenziare beni e servizi offerti sul mercato, anche per contrastare gli effetti della concorrenza.
Del resto i marchi di fabbrica rappresentano una parte essenziale della
pubblicità, nonché delle strategie di marketing per ciascuna azienda, proprio perché simboleggiano il rapporto fondato sulla fiducia che si è sviluppato nel corso del tempo fra i produttori o i fornitori con gli acquirenti finali.
Per le imprese di Capo Verde, specialmente quelle che hanno investito molto impegno e denaro al fine di costruire una buona immagine, i marchi di fabbrica si rivelano validi strumenti per impedire a terzi di approfittare ingiustamente della loro credibilità e reputazione. La presentazione degli strumenti garantisce in definitiva una concorrenza leale fra le aziende e allo stesso tempo incoraggia i produttori a impiegare somme nel mantenimento di alti standard di qualità.
Allo stato attuale è l'IGQPI, ovvero l'Istituto per la gestione della qualità e la proprietà intellettuale guidato da Ana Paula Spencer, che si occupa di amministrare la PI di Capo Verde. Più nello specifico, questo istituto integra il Sistema Nazionale di Qualità di Capo Verde (SNQC), oltre che il Sistema Nazionale di Protezione della Proprietà Intellettuale (SNPI). Responsabile della Proprietà Intellettuale, è invece il Ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Energia.
Oggi quasi tutte le aziende, comprese quelle attive a Capo Verde, si basano proprio sui marchi, la cui protezione diventa indispensabile per i consumatori e gli utenti, ovvero al fine di indicare la qualità dei beni e dei servizi. Tutto ciò consente anche di abbattere i costi necessari per la ricerca, visto che in definitiva gli acquirenti si potranno fidare pienamente del marchio che riconoscono e distinguono facilmente.
Esistono poi numerosi accordi a livello internazionale in materia di protezione dei marchi, tuttavia in diversi Paesi nel mondo la tutela commerciale resta in parte ancora piuttosto debole, a causa della mancanza di specifiche legislazioni, regolamentazioni ad hoc, nonché perché non si è ancora raggiunta una certa consapevolezza. Lungo tale prospettiva il ruolo di ARIPO si è dimostrato molto significativo per lo sviluppo della Repubblica di Capo Verde e la crescita delle aziende.
L'adesione del 14 luglio con la presentazione degli strumenti, infatti, permetterà al Paese di applicare diversi diritti che ruotano attorno alla proprietà intellettuale, quindi in tema di brevetti, marchi, modelli di utilità e molto altro ancora. Adesso la bandiera di Capo Verde è stata issata sulla sede di ARIPO, allo scopo di segnare il passaggio da uno Stato solo osservatore a uno che potrà partecipare a pieno titolo.